Salvatore Fais Fadda

Salvatore Fais Fadda nasce a Desulo il 29.05.1882. Sottufficiale degli Arditi nella prima guerra mondiale, è nel dopoguerra presidente della sezione dell’ANC del suo paese. Militante del Partito Sardo D’azione, è consigliere e assessore comunale. Come tale si oppone alla costruzione della casa del fascio: fa propaganda antifascista. Più volte aggredito dai fascisti, viene arrestato per oltraggio e violenza alla MVSN in occasione della visita del generale Gandolfo a Desulo. Nel 1924 a Tonara e Belvì fa, in occasione delle elezioni politiche, propaganda antifascista: arrestato per avere affisso manifesti contro il PNF. Nel suo retrobottega appende i ritratti di Matteotti e Lussu. Tra il 1927 e il 1928 numerosi testimoni depongono sulla frequenza con cui, in pubblico, proclama il suo odio contro il regime fascista e il suo capo. Per avere sputato su una cartolina con l’effigie di Mussolini nel dicembre 1928 è assegnato al confino per 4 anni e inviato a Ponza. Mentre è al confino è assolto dal tribunale di Cagliari dall’accusa di offese al capo del governo. Tornato in paese è in contatto con confinati continentali. Nel luglio del 1936 a Bonorva a un bracciante di Desulo vengono trovati manifestini di contenuto antifascista e inneggianti a Lussu, che gli sarebbero stati dati dal Fais per essere diffusi in vari paesi. Nuovamente assegnato al confino per 5 anni (ridotti in appello a 3) e inviato a Ponza. Dopo la caduta di Mussolini, scrive una lettera di felicitazioni al Prefetto di Nuoro. Muore a Desulo il 19.02.1968.

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